PSORIASI, SOLE E MARE: CI SONO DEI BENEFICI?

IL SOLE E IL MARE FANNO BENE A PSORIASI E ARTRITE PSORIASICA? CI RISPONDE LA DOTTORESSA VENTURINI NEL VIDEO

Il sole di per sé non peggiora la secchezza cutanea, che anzi ha ben note proprietà antinfiammatorie in tante malattie cutanee compresa la psoriasi. Naturalmente, l’esposizione solare non deve essere eccessiva e deve avvenire in modo regolare, evitando le ore centrali della giornata al fine di evitare la scottatura solare.

Peggiorano invece la secchezza cutanea le condizioni ambientali cui la pelle è sottoposta al mare (salsedine, sabbia, vento ecc.). Queste condizioni possono rendere la pelle più secca con maggiore tendenza alla desquamazione. Possono inoltre facilitare la comparsa di dermatiti irritative e di arrossamenti.

È sempre raccomandabile, pertanto, una costante idratazione cutanea mediante creme emollienti per tutto il soggiorno balneare per qualsiasi tipo di pelle, ma a maggior ragione per chi soffre di psoriasi.

Secchezza cutanea e arrossamenti possono infatti peggiorare la malattia, mentre l’applicazione costante di creme emollienti garantisce un adeguato ripristino dell’integrità della cute e del suo ruolo di naturale barriera protettiva nei confronti di qualsiasi agente ambientale.

La costante idratazione della cute mediante emollienti topici (applicati 1-2 volte al giorno) generalmente risulta efficace nel contrastare la secchezza cutanea, meglio se applicati subito dopo bagno o doccia poiché più facilmente assorbibili.

Ricordiamo inoltre che bagni/docce calde e prolungate, soprattutto se con uso di prodotti detergenti “aggressivi”, sono in grado di peggiorare notevolmente la secchezza cutanea.

Pertanto, è raccomandabile sia in chi soffre di pelle secca, sia in chi soffre di dermatiti, preferire bagni/docce tiepide e rapide con uso di prodotti detergenti delicati, meglio se non schiumogeni e con sostanze emollienti in grado di ripristinare il naturale film idrolipidico cutaneo.

LA PSORIASI LOCALIZZATA NELL’ AREA PALMO-PLANTARE DURANTE L’ESTATE

La psoriasi palmo-plantare è una forma particolare di psoriasi che, sebbene localizzata, può essere più invalidante di altre forme più estese. Spesso tali lesioni peggiorano in estate per la sudorazione ma anche per il cambiamento delle condizioni ambientali (contatto con sabbia, salsedine ecc).

Fondamentale sarebbe un completo controllo delle lesioni attraverso l’utilizzo di terapie sistemiche o biotecnologiche, che possa essere iniziato nei mesi precedenti alla stagione estiva.

Se tuttavia tali trattamenti non possono essere intrapresi o se nonostante tali terapie si verifichi comunque un peggioramento delle lesioni palmo-plantari durante la stagione estiva, si raccomanda, se possibile, di:

limitare l’esposizione ai fattori irritanti ambientali e stagionali;

favorire l’esposizione solare naturale (sebbene possa in tale caso essere difficile dare indicazioni precise sulle modalità e i tempi di esposizione al fine di ottenere il beneficio terapeutico desiderato evitando però il rischio di ustione solare);

applicare costantemente trattamenti topici con emollienti in grado di controllare la secchezza cutanea, cheratolitici al fine di ridurre la desquamazione.

IL SOLE: NEMICO O AMICO? GLI EFFETTI DEI RAGGI UVB

Generalmente, con l’esposizione solare la psoriasi tende a migliorare.1,2 In effetti, la luce del sole può essere utile se gestita correttamente.

Il sole, infatti, emette raggi ultravioletti (UV) che hanno effetti immunosoppressivi.

In particolare, i raggi UVB possono rallentare la rapida crescita delle cellule della pelle, alleviando i sintomi nei pazienti con psoriasi lieve-moderata. La luce solare, inoltre, stimola la produzione di vitamina D, la cui integrazione è spesso consigliata nel trattamento di questa patologia.

Tuttavia, l’esposizione al sole deve rispettare alcuni criteri per evitare danni alla pelle.

Infografica Il sole:nemico o amico?
https://www.lapelleconta.it/documents/infografica-sole-nemico-amico.pdf

Fonti

1. Balato N et al. Effect of weather and environmental factors on the clinical course of psoriasis. Occup Environ Med 2013; 70(8): 600.

2. Søyland E et al. Sun exposure induces rapid immunological changes in skin and peripheral blood in patients with psoriasis. Br J Dermatol 2011; 164(2): 344-55.

COSA FARE IN VIAGGIO SE SOFFRI DI PSORIASI

Ecco altri 10 consigli per raggiungere il luogo di destinazione nel migliore dei modi e per godere appieno della vacanza anche se soffri di psoriasi.

Infografica Cosa fare in viaggio
https://www.lapelleconta.it/documents/infografica-cosa-fare-in-viaggio.pdf

Fonti

1. www.psoriasisselfmanagement.com/life-style-changes/travel-tips-psoriasis-psoriatic-arthritis (Ultimo accesso 27.02.2018)

2. www.apandme.it/stile-di-vita/viaggiare-con-ap (Ultimo accesso 27.02.2018)

VIAGGIARE CON LA MALATTIA PSORIASICA

Se soffri di malattia psoriasica (che comprende psoriasi e artrite psoriasica, AP), l’organizzazione di un viaggio – breve o lungo che sia – può portarti tante preoccupazioni e domande.

Quando poi si tratta di viaggiare in aereo, il pensiero di rimanervi “intrappolato” per ore, se convivi con la psoriasi o con l’artrite psoriasica, può essere ancora più scoraggiante.

In particolare, potresti aver sentito dire che il dolore articolare può peggiorare a causa della bassa pressione presente nella cabina degli aeromobili,1 ma è la verità o un falso mito?

Quando un aereo acquista altitudine, la pressione in cabina scende.2 Si ritiene che questo provochi l’espansione dei gas e dei liquidi presenti dentro e attorno alle articolazioni, esercitando pressione sui nervi e provocando dolore.3

Benché alcuni studi abbiano dimostrato l’esistenza di un collegamento tra la pressione dell’aria e il dolore articolare in certe condizioni artritiche,4 mancano ricerche specifiche sull’impatto della pressione dell’aria sul dolore articolare nell’artrite psoriasica.

Sebbene non sia stata dimostrata l’esistenza di un legame tra i viaggi in aereo e le riacutizzazioni di artrite psoriasica, stare seduti immobili in uno spazio angusto per ore non è certo una buona cosa per articolazioni rigide e doloranti!

Ci sono quindi degli aspetti in più da considerare prima di affrontare un volo, soprattutto a lungo raggio. Ma non preoccuparti: con la giusta preparazione, le ore di volo trascorreranno in un battibaleno!

COME AFFRONTARE UN VIAGGIO IN AEREO SE SOFFRI DI ARTRITE PSORIASICA

In realtà, infatti, niente è precluso a chi è affetto da malattia psoriasica, sarà sufficiente seguire semplici accorgimenti che renderanno il viaggio perfetto e senza intoppi legati alla malattia.

Ad esempio, soprattutto se sei affetto da artrite psoriasica, per evitare di “arrugginirti” durante il viaggio, alzati e fai quattro passi. A questo proposito, l’ideale è prenotare un posto lato corridoio per essere certo di poterti alzare regolarmente senza dover disturbare il vicino.

Anche dei semplici esercizi sono un ottimo modo per mantenere in movimento le articolazioni. Cerca di sollevare e abbassare le dita dei piedi tenendo appoggiati a terra i talloni e poi fai il contrario, sollevando e abbassando i talloni tenendo le dita ferme.5

Se di solito usi delle buste di ghiaccio o caldo istantaneo, portale con te per alleviare il dolore o il fastidio.6 Prima di partire, però, ricordati di contattare la compagnia aerea per sapere cosa puoi o non puoi portare a bordo.

Alcune persone che soffrono di artrite psoriasica, inoltre, sviluppano anche una condizione detta spondilite, che causa l’infiammazione delle articolazioni tra le vertebre della colonna e la pelvi, provocando dolore alla zona lombare.7 Se anche tu soffri di questa situazione, chiedi al personale di cabina dei cuscini extra per avere un ulteriore supporto lombare.

Contatta la compagnia aerea per trovare tutte le risposte che ti servono per pianificare ogni aspetto del tuo viaggio. Con la giusta preparazione, è meno probabile che questioni non previste intralcino il cammino e provochino stress.

Ricorda infatti che le riacutizzazioni possono essere innescate dallo stress,8 perciò il tuo corpo ti ringrazierà se pianifichi il viaggio nei minimi dettagli. Ma in definitiva, viaggiare con la malattia psoriasica si può.

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Fonti

1. Sito web “Arthritis Research UK” – Does flying and cabin pressure affect osteoarthritis? Ultimo accesso: 28/04/2016 http://www.arthritisresearchuk.org/arthritis-information/q-and-a/hobbies-and-leisure/does-flying-affect-oa.aspx

2. Sito web “World Health Organization” – International Travel and Health. Cabin Air Pressure. Ultimo accesso: 28/04/2016 http://www.who.int/ith/mode_of_travel/cab/en/

3. Sito web “The Muscle Clinic” – Is there a link between cold weather and muscle and joint pain? Ultimo accesso: 28/04/2016 http://www.muscleclinic.co.uk/link-cold-weather-and- muscle-and-joint-pain/

4. Vergés Jetal. Weather conditions can influence rheumatic diseases. Proc West Pharmacol Soc 2004;47:134-6.

5. Sito web “Arthritis-health” – 11 Tips for Flying with Arthritis. Ultimo accesso: 28/04/2016 http://www.arthritis-health.com/blog/11-tips-flying-arthritis

6. Sito web “Arthritis-health” – 11 Tips for Flying with Arthritis. Ultimo accesso: 28/04/2016 http://www.arthritis-health.com/blog/11-tips-flying-arthritis

7. Sito web “Mayo Clinic” – Psoriatic Arthritis, Symptoms. Ultimo accesso: 28/04/2016 http://www.mayoclinic.org/diseases-conditions/psoriatic-arthritis/basics/symptoms/con-20015006

8. Sito web “Healthline” – Understanding Moderate to Severe Psoriatic Arthritis Flare-Ups. Ultimo accesso: 28/04/2016 http://www.healthline.com/health/psoriatic-arthritis/ understanding-flare-ups#Overview1