I trattamenti sistemici per la psoriasi si possono racchiudere in due categorie: farmaci sistemici tradizionali e farmaci sistemici di ultima generazione (biologici).
Per quanto riguarda le molecole tradizionali, si tratta di classi terapeutiche che da molti anni sono a disposizione dello specialista per la gestione della malattia. Come per tutti i farmaci sistemici, caratterizzati da un’azione che ha un impatto sull’intero organismo, la scelta terapeutica deve essere valutata sulla base del profilo di beneficio/rischio del singolo paziente considerando: dosaggi mirati, profilo farmacocinetico, possibili interazioni farmacologiche, insorgenza di effetti collaterali.
Il paziente affetto da psoriasi deve essere istruito attentamente e seguito costantemente dal proprio specialista di riferimento.
Risulta piuttosto evidente come i trattamenti sistemici tradizionali per la psoriasi rappresentino una scelta terapeutica efficace, seppur gravati da controindicazioni significative e effetti collaterali1. Per rendere più tollerabile il trattamento, la comunità scientifica ha messo a punto strategie di intervento che prevedono la somministrazione a cicli intermittenti e, in alcuni casi, l’associazione con altri farmaci per ridurre i dosaggi.
Il confronto sincero e costante del paziente con lo specialista è un percorso ineludibile per gestire al meglio la terapia con farmaci così potenti, ma al tempo stesso molto impegnativi.